Articoli: Si chiude domani a Siniscola la pedalata per la ricerca sulla fibrosi cistica. Arrivo ore 16.30, piazza Martiri di via Fani

Si chiude domani a Siniscola la pedalata per la ricerca sulla fibrosi cistica. Arrivo ore 16.30, piazza Martiri di via Fani

Dopo aver attraversato la Sardegna su due ruote per tenere alta l’attenzione sulla malattia genetica grave più diffusa, domani alle ore 16.30 i protagonisti della pedalata per la ricerca sulla fibrosi cistica raggiungeranno la tappa conclusiva del tour a Siniscola, con arrivo in piazza Martiri di via Fani. Ad accoglierli ci saranno i volontari delle delegazioni locali della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica.

“LA RICERCA SUI PEDALI”: DAL 25 AL 29 APRILE IN BICI PER LA SARDEGNA A SOSTEGNO DELLA RICERCA SULLA FIBROSI CISTICA (FC). A TAGLIARE IL NASTRO DI PARTENZA SARÀ IL CAMPIONE SARDO FABIO ARU.

Partenza il 25 aprile alle ore 12 da Assemini (CA), in piazza Sant’Andrea. Il tour toccherà Villasimius, Sanluri, Riola Sardo, Porto Torres, Ala De Sardi, Budoni e si concluderà a Siniscola il 29 aprile.

 

E per chi non pedalerà, è possibile sostenere la ricerca da remoto su Rete del Dono scegliendo le fasce di km da adottare a sostegno del progetto FFC #14/2021 che affronta un’area di studio molto attuale come l’antibiotico resistenza nei malati con FC.

L’iniziativa charity sportiva, giunta alla terza edizione, attraverserà la Sardegna dal 25 al 29 aprile, con partenza da Assemini in provincia di Cagliari, con la partecipazione straordinaria del ‘Cavaliere dei Quattro Mori’, Fabio Aru, il primo sardo (e quarto italiano assoluto dopo Gimondi, Moser e Nibali) ad aver indossato la maglia rosa del Giro d’Italia, gialla del Tour de France e rossa della Vuelta in Spagna.  A seguire, il tour toccherà Villasimius (25.4), Sanluri e Riola Sardo (26.4), Porto Torres (27.4), Ala De Sardi (28.4), Budoni e Siniscola (29.4).

La ricerca sui pedali è un evento di sensibilizzazione sulla fibrosi cistica, la malattia genetica grave più diffusa in Europa, senza ancora una cura risolutiva, nata da un’idea di Oronzo De Tommaso, delegato della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica di Brindisi Torre, padre di una ragazza con la fibrosi cistica, che ha fatto della sua passione per la bicicletta un volano per raccogliere fondi per la ricerca. L’iniziativa ha incontrato l’interesse di Rosario Grasso, volontario FFC Ricerca in Sicilia, e di Virginia Fiori, delegata FFC Ricerca a Firenze, entrambi ciclisti amatoriali, anch’essi con la fibrosi cistica. Riuscire a pedalare per lunghi tratti con la fibrosi cistica non è cosa da tutti.

“Lo sport – dichiara Virginia Fiori, testimonial della pedalata – è per i malati FC faticoso quanto doppiamente importante, aiuta a ottimizzare tutte le risorse vitali, facilitando, grazie all’attività fisica, una migliore funzionalità respiratoria e cardiocircolatoria, a favore anche di aspetti psichici e sociali essenziali per contrastare la malattia, avvicinandoci il più possibile a una vita normale».

“Siamo orgogliosi di avere il campione Fabio Aru come testimonial di questo Charity Bike Tour che mira a sensibilizzare il territorio sull’importanza della ricerca. – afferma Oronzo De Tommaso, ideatore dell’iniziativa – Abbiamo voluto toccare tutte le Delegazioni FFC Ricerca presenti in Sardegna nell’ottica di approfondire la conoscenza di questa malattia genetica, detta anche ‘malattia invisibile, che tocca oltre 6.000 persone in Italia, di cui circa un 30% purtroppo ancora orfane di terapia. Un’incidenza significativa che registra nel nostro Paese un portatore sano FC ogni 30 persone, spesso senza saperlo”.

La fibrosi cistica si presenta dalla nascita a causa di una mutazione del gene CFTR e si manifesta in maniera cronica progressiva alterando le secrezioni di molti organi, contribuendo al loro deterioramento. A subire il maggiore danno sono i bronchi e i polmoni. Quando due portatori sani FC decidono di avere un figlio, hanno 1 possibilità su 4 di generare un figlio con la fibrosi cistica che oggi potrà guardare a un’aspettativa di vita media oltre i 40 anni, al prezzo di pesanti cure quotidiane. Da qui nasce questo appuntamento, che si può sostenere adottando simbolicamente alcune tratte del percorso per finanziare la ricerca, attraverso Retedeldono.it.

 

Redazione

28 Aprile 2023

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