Articoli: San Teodoro Jazz ottava edizione: domani (sabato 2 settembre) alle 18 presso l’Esagono di Cala d’Ambra

San Teodoro Jazz ottava edizione:  domani (sabato 2 settembre) alle 18  presso l’Esagono di Cala d’Ambra

 San Teodoro Jazz ottava edizione:

domani (sabato 2 settembre) alle 18

presso l’Esagono di Cala d’Ambra

 concerto del quintetto di Federica Piu;

alle 21 in piazza Gallura in scena

il trio di Sélène Saint-Aimé;

alle 23 STJ Session presso L’Attimo,

con il trio del batterista Paolo Addis.

  

Seconda giornata in Gallura per l’ottava edizione del festival San Teodoro Jazz, il tradizionale appuntamento di fine estate dedicato al genere di matrice afroamericana e alle sue immediate derivazioni, con la direzione artistica del clarinettista teodorino Matteo Pastorino.

Domani (sabato 2 settembre) sarà ancora l’Esagono di Cala d’Ambra a ospitare alle 18 il quintetto della cantante Federica Piu con il progetto “Dedicated to”, un viaggio attraverso una selezione di brani-dedica verso gli amici, gli amori e i mentori degli stessi autori che li hanno composti. Ad accompagnarla ci saranno Marco Maltalenti alla tromba, Paolo Corda alla chitarra, Lorenzo Agus al contrabbasso e Jacopo Careddu alla batteria.

Gli appuntamenti all’Esagono di Cala d’Ambra sono realizzati in collaborazione con il Cala d’Ambra Music Festival.

Il festival tornerà nella storica cornice di piazza Gallura alle 21: a salire sul palco sarà il trio della contrabbassista e cantante Sélène Saint-Aimé, con Boris Reine-Adélaïde (tamburo bèlè e percussioni) e Rafael Aguila Arteaga (sax tenore). La musicista, poetessa afro-francese di origini caraibiche, ha studiato con bassisti di fama internazionale come Ron Carter e Lonnie Plaxico e con il sassofonista Steve Coleman. Nel suo primo album, “Mare Undarum”, ha trascritto poeticamente l’influenza della Luna sulla sua musica. Al San Teodoro Jazz presenterà il suo secondo lavoro discografico “Potomitan”, ispirato alle sue origini caribiche e pubblicato nel marzo 2022. Il lavoro beve dalla fonte spirituale e musicale che irriga la cultura afrodiscendente, generando un nuovo folklore vivificato dall’improvvisazione.

La musica continuerà alle 23 presso l’Attimo di San Teodoro con la STJ Session all’insegna del groove con al centro il batterista Paolo Addis, con Andrea Budroni alle tastiere e Lorenzo Sabattini al basso.

Domenica 3 settembre gli appuntamenti della giornata inizieranno alle 18 a 2B Bistrobar di via Lù Impostu 49 (a ridosso dalla spiaggia di Lu Impostu) con il progetto “KARI-OKA” della cantante Margherita Lavosi e del chitarrista Christian Ferlito. La piazza Gallura si accenderà alle 21 per il quartetto del brillante sassofonista campano Gabriel Marciano, affiancato da Vittorio Esposito al pianoforte, Alessandro Bintzios al contrabbasso e Cesare Mangiocavallo alla batteria. La serata continuerà alle 23 presso il Gallo Blu con il consueto appuntamento dedicato alla STJ Session in cui protagonista sarà la cantante Rebecca Ginatempo, con Saverio Zura alla chitarra, Lorenzo Agus al contrabbasso e Juri Altana alla batteria.

 

Nato da un’idea del suo direttore artistico, il clarinettista teodorino Matteo Pastorino (da anni trapiantato a Parigi), e patrocinato e supportato con forza dal Comune di San Teodoro e da questa edizione sponsorizzato e pubblicizzato da Henri Selmer Paris, azienda francese produttrice di strumenti musicali a fiato, il festival nelle passate edizioni ha ospitato sul suo palcoscenico alcuni tra i più importanti artisti del panorama nazionale e internazionale, come il cantante David Linx, i batteristi Roberto Gatto, Francesco Ciniglio e Greg Hutchinson, il bassista Dario Deidda, i chitarristi Paolo Angeli e Angelo Lazzeri, i sassofonisti Francesco Bearzatti, Gavino Murgia e Massimo Carboni, il pianista e fisarmonicista Antonello Salis, il sassofonista statunitense Logan Richardson, i contrabbassisti Ameen Saleem e Salvatore Maltana, il fisarmonicista Luciano Biondini e il batterista Jarrod Cagwin, i pianisti Danny Grissett e Domenico Sanna e il trombettista Raynald Colom, tra gli altri.

San Teodoro Jazz è organizzato dall’Associazione Culturale San Teodoro Jazz San Teodoro Jazz con il supporto e il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di San Teodoro. Sponsor e collaborazione servizi: Henri Selmer Paris, San Teodoro Turismo, Ass. Culturale La Jacia, 2B Bistrobar, Lu Impostu, Bar l’Esagono Cala d’Ambra, la Posta Art-Pub, il Gallo Blu, Attimo, Bellavista Punta Est, Blue Bar Punta Est, la Bottega Alimentare Punta Est, Ristorante Punta Est, Rental Home Punta Est, Geoinvest Punta Est, Piccola Libreria Giardino Mondadori Point, Hotel Stella Marina, la Mesenda, Sognando Vacanze, Mousiké Live, GMN Print.

 

Tutti i concerti sono a ingresso gratuito con offerta libera a sostegno dell’Associazione Culturale San Teodoro Jazz. Maggiori informazioni e aggiornamenti nel sito www.santeodorojazz.com e sui social network del festival.

 

IL FESTIVAL – Il festival San Teodoro Jazz nasce nel 2016 da un’idea del clarinettista di San Teodoro Matteo Pastorino, in stretta collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di San Teodoro e le associazioni Musicultura Sardegna e San Teodoro Jazz, con il chiaro obiettivo di creare nella suggestiva zona della Gallura e dell’intero Mediterraneo un appuntamento destinato a crescere ed evolversi negli anni con proposte qualitative, di spessore, costantemente aperte alla contaminazione: aspetti congeniti in un genere ibrido e geneticamente aperto a nuove influenze come il jazz, genere che in terra sarda ha attecchito prolificamente conquistando il favore del pubblico e vantando un numero sempre più elevato di musicisti di spessore e qualità.

IL LUOGO – San Teodoro, conosciuto in Gallura come Santu Diàdoru, è un borgo abitato da poco meno di cinquemila residenti in inverno, animato da decine di migliaia di turisti d’estate. Il centro prese vita nel XVII secolo, nell’immediato entroterra alle pendici orientali del massiccio di monte Nieddu, quando pastori e pescatori popolarono la splendida porzione di terra, frequentata comunque sin dalla preistoria. Il nuraghe della borgata Naracheddu è la testimonianza più rilevante. Esisteva un centro abitato anche in età romana: i reperti archeologici sono documentati nel Museo del Mare. Fra gli appuntamenti da non perdere, le feste del patrono San Teodoro, la cui chiesa fu ricostruita a metà XX secolo, e quella di Sant’Andrea, che si svolge nel quartiere di Montipitrosu. Molto suggestivi i fuochi di Sant’Antonio Abate, festa detta Lu Fuculoni, durante la quale la popolazione si raccoglie attorno ai falò in onore del santo.

Redazione

1 Settembre 2023

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